Ti hanno insegnato a pensare all’interazione con i tuoi potenziali clienti, in ottica di B2B, business to business, e di B2C, business to consumer, ma in futuro si parlerà sempre più di H2H, human to human.
È importante focalizzare l’attenzione sull’individuo come persona e non solo come consumatore.
Una strategia personale e unica
La creazione di una strategia di comunicazione diventa allora un lavoro sartoriale. Ogni progetto è collegato e rivolto a delle persone. Ogni progetto non è riproducibile in copia, ma è una “storia” a sé.
Da quando si decide la strategia di marketing, a quando si imposta la singola newsletter o il post su Facebook, è sempre importante parlare alle persone.
La comunicazione rivolta alle persone non è solo un obiettivo ma un atteggiamento mentale. Dal generico concetto di target, si passa alla definizione delle persone il più possibile nel dettaglio: genere, età, che lavoro fanno, che luoghi frequentano, cosa piace, cosa non piace, sono sposate, hanno dei figli, quali aspirazioni hanno, vanno in palestra…?
Più si entra nel dettaglio più le personas prendono vita e più sarà facile parlare direttamente a ognuna di loro.
Tanto per iniziare, le parole della comunicazione devono diventare calde, invitanti e coinvolgenti per chi legge.
Un piccolo esempio: “Per il tuo bambino e per te, vestiti morbidi, piacevoli da indossare, in fibra naturale, fatti in Italia”.
Invece che: “La nostra azienda produce abbigliamento per neonati in fibra organica, 100% naturale”.
I personaggi delle nostre storie
Spingendosi un po’ più in là le personas diventano i personaggi che popolano le nostre storie.
Sono personaggi proprio perché, a differenza del generico target, operano in un contesto ben preciso, hanno delle caratteristiche distintive, degli obiettivi da perseguire, delle motivazioni che li spingono e delle sfide che li ostacolano.
Una personas ha una sua personalità, diventa qualcuno che conosciamo, che possiamo capire.
Un esempio.
Dobbiamo fare un regalo. Un regalo a due amiche.
Hanno entrambe più di 35 anni, vivono in città, sono sposate da pochi mesi e sono lavoratrici autonome.
Iniziamo con Francesca: cosa potremmo regalare a una formatrice 38enne, cittadina e senza figli? Non la conosciamo molto, per cui andiamo sul sicuro e le prendiamo una deliziosa scatola di cioccolatini. Lei li guarda, sorride e ne assaggia subito uno. Siamo andati piuttosto bene. Un dolce regalo è sempre gradito.
Ma il regalo di compleanno per Laura, designer di 40 anni, sarà tutta un’altra cosa. Con lei siamo amici da almeno vent’anni, fin dai tempi dell’università. Conosciamo praticamente tutto di lei, anche la sua segreta passione per Guerre Stellari. Quando Laura scarta il regalo e vede la sveglia a forma di Dart Vader che mancava alla sua collezione, ci abbraccia con trasporto e durante tutta la cena non riesce a smettere di ringraziarci.
Se dimostri di comprendere le persone, il tuo pubblico, le persone si fideranno di te.
E la fiducia è la principale leva che spinge le persone ad agire.
Vuoi cambiare punto di vista?
L’approccio alla comunicazione orientato alle persone, è nuovo e diverso dal solito.
Vuoi fare qualcosa di innovativo, per promuovere la tua azienda?
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