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Strategia Oceano Blu: innovare senza competere

Strategia Oceano Blu: innovare senza competere

Strategia Oceano Blu

Nel mondo di oggi, i mercati sono caratterizzati da una competizione feroce, spesso resa ancora più intensa dall’onnipresenza di internet e del web. 

La facilità con cui i consumatori possono confrontare offerte, cercare informazioni e acquistare prodotti ha trasformato molti settori in arene ultra-competitive. In questo contesto, molte aziende si trovano costantemente sotto pressione per abbassare i prezzi, migliorare l’efficienza e cercare di emergere in mercati saturi, dove i margini di profitto sono sempre più sottili.

Internet, pur aprendo infinite opportunità, ha anche appiattito il vantaggio competitivo tradizionale, rendendo le differenze tra i concorrenti meno visibili e spingendo le aziende in un ciclo incessante di competizione basata principalmente sul prezzo. Questa “battaglia rossa”, come la chiamano molti esperti, ha portato alla stagnazione creativa e alla riduzione del valore offerto ai clienti, poiché le imprese si concentrano più sul vincere il confronto diretto che sull’innovare.

In questo scenario, il concetto di “oceano blu” proposto da W. Chan Kim e Renée Mauborgne offre una via d’uscita. Non più legata alla lotta contro i concorrenti esistenti, la “Strategia Oceano Blu” invita le aziende a cercare nuove aree di opportunità dove la concorrenza è irrilevante, favorendo così un’innovazione di valore che può rivoluzionare il mercato.

La Strategia Oceano Blu: innovare senza competere

Nel panorama economico e aziendale moderno, la competizione è ancora troppo spesso vista come la chiave per il successo. Tuttavia, il concetto di competizione può anche essere limitante, spingendo le aziende a combattere per quote di mercato sempre più ridotte in mercati saturi. È proprio per superare questa logica che Kim e Mauborgne due studiosi di management e strategia, hanno proposto un nuovo approccio attraverso il loro celebre libro “Strategia Oceano Blu”, pubblicato in Italia da Rizzoli.

Cosa Significa “Oceano Blu”?

L’idea di base della **Strategia Oceano Blu** è quella di allontanarsi dai mercati altamente competitivi, che Kim e Mauborgne chiamano “oceani rossi”, caratterizzati da una concorrenza spietata e da margini sempre più ristretti. In un oceano rosso, le aziende competono per le stesse risorse e per gli stessi clienti, e spesso l’unico modo per ottenere un vantaggio competitivo è quello di abbassare i prezzi o offrire promozioni aggressive.

Gli autori del libro propongono la creazione di un “oceano blu”, uno spazio di mercato ancora inesplorato e privo di competizione diretta. In questo nuovo ambiente, l’azienda può prosperare creando “innovazione di valore”: un concetto che combina la differenziazione con il basso costo, consentendo di offrire ai clienti qualcosa di unico e desiderabile, ma senza dover scendere a compromessi sui margini.

Copertina del libro Strategia Oceano Blu, Rizzoli
Strategia Oceano Blu, Rizzoli

Le Quattro Azioni Chiave

Un aspetto fondamentale della “Strategia Oceano Blu” è il cosiddetto “quadro delle quattro azioni”, che guida le aziende nella creazione di nuovi mercati e nel ridisegnare le dinamiche competitive. Ecco le quattro azioni:

1. Eliminare: Quali fattori del settore possono essere eliminati perché non aggiungono reale valore al cliente?

2. Ridurre: Su quali aspetti si può ridurre l’investimento o l’impegno, pur mantenendo o migliorando la soddisfazione del cliente?

3. Aumentare: In quali aree l’azienda può distinguersi e offrire di più rispetto ai concorrenti?

4. Creare: Quali elementi del prodotto o del servizio possono essere totalmente nuovi, creando una domanda che prima non esisteva?

Esempi pratici

Un esempio iconico di strategia oceano blu è quello di “Cirque du Soleil”. L’azienda non ha cercato di competere direttamente con i circhi tradizionali, ma ha creato un nuovo mercato, unendo gli spettacoli circensi alla drammaturgia teatrale, il tutto rivolgendosi a un pubblico adulto e sofisticato disposto a pagare prezzi più alti per un’esperienza unica.

Un altro caso di successo è “Nintendo” con la sua console “Wii”. Invece di competere direttamente con Sony e Microsoft, focalizzati su console potenti e tecnologicamente avanzate, Nintendo ha creato una nuova nicchia puntando su giochi accessibili a tutti e un’esperienza di gioco interattiva basata su movimenti fisici, attirando un pubblico non tradizionale.

Applicare la Strategia Oceano Blu

Implementare una “Strategia Oceano Blu” non è semplice, perché richiede un ripensamento radicale del modo in cui si vede il proprio settore e il proprio business. Le aziende devono essere pronte a sfidare le convenzioni del mercato, a esplorare nuove opportunità e a identificare i bisogni inespressi dei consumatori. 

Gli autori sottolineano che, per avere successo, è cruciale allineare ogni aspetto del business, dalla produzione al marketing, alla strategia di distribuzione, con il concetto di innovazione di valore.

La “Strategia Oceano Blu”  di Kim e Mauborgne offre un approccio alternativo alla crescita e alla competitività aziendale, centrato sulla creazione di nuovi mercati invece che sul confronto diretto con i concorrenti. In un’epoca in cui la competizione è sempre più intensa e i margini sempre più risicati, adottare una visione strategica innovativa come quella dell’oceano blu potrebbe rappresentare la chiave per un successo duraturo e sostenibile.

Attraverso l’adozione di questa strategia, le aziende possono trasformarsi da giocatori di un mercato affollato a pionieri di nuovi orizzonti, offrendo valore sia ai clienti che a se stesse.

Come comunicare in un Oceano Blu

Nel contesto della Strategia Oceano Blu, la comunicazione gioca un ruolo cruciale e non può essere trascurata.

Innovare e creare un nuovo spazio di mercato richiede non solo una visione strategica chiara, ma anche la capacità di “comunicare in modo efficace” questa innovazione al pubblico, ai clienti e agli stakeholder. La comunicazione diventa il ponte tra l’azienda e il suo mercato emergente.

Nel momento in cui un’azienda abbandona l’oceano rosso della competizione diretta, la sua differenziazione deve essere comunicata chiaramente per evitare che i consumatori la percepiscano come una semplice variante di ciò che già esiste. Bisogna, infatti, far comprendere ai clienti il valore unico dell’offerta, evidenziando i benefici che non possono ottenere da altri concorrenti. Questo richiede una narrazione forte, che sappia catturare l’attenzione, educare il mercato e creare un coinvolgimento emotivo.

Inoltre, la comunicazione nell’oceano blu non si limita ai messaggi pubblicitari o di marketing. Coinvolge tutti i livelli aziendali, dalle relazioni interne con i dipendenti fino al dialogo con partner e fornitori, per assicurarsi che tutti gli attori coinvolti siano allineati con la visione di innovazione e valore che l’azienda sta proponendo. Una strategia comunicativa coerente e mirata è quindi indispensabile per favorire l’adozione e la crescita del nuovo spazio di mercato creato.

 

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